PWN Milan, network di donne attivo nella Gender Diversity & Inclusion nel mondo del lavoro, ha scelto di inserire l’Intelligenza Emotiva come uno dei pilastri di OYC – Own Your Career: un percorso formativo che ha coinvolto 110 giovani studentesse delle Università Bicocca, Bocconi, Cattolica, LIUC e PoLiMi nelle prime due edizioni i (2017 – 2018) ed ha già avuto 300 richieste di adesione per la nuova edizione, appena partita.

Il Programma ha tra i suoi partner Six Seconds ed è stato realizzato col supporto attivo di Google Italia, Fastweb, Crédit Agricole CIB, BCG, AstraZeneca , Oracle, Dell, Sanofi e Shiseido per creare una sinergia tra università e mondo del lavoro, valorizzando quella fase in cui da studentessa si diventa lavoratrice: un momento delicato fatto di aspettative, ma anche di punti interrogativi e di paure.

 

Il Programma

Le partecipanti hanno avuto l’opportunità di entrare in diverse aziende ed incontrare 4 diverse donne top manager “role model”, ascoltare dalla viva voce la loro esperienza e potersi confrontare, condividendo spunti di riflessione preziosi per chi sta iniziando a costruire il proprio percorso di carriera, e ha bisogno di acquisire rapidamente consapevolezza del proprio potenziale e del contesto in cui andrà ad esprimerlo, avendo ben chiari ostacoli, sfide e opportunità. A completamento del percorso OYC ha offerto alle studentesse workshop guidati su Networking, Emotional Intelligence, Personal Branding, Negotiation & Positioning , finalizzati a ispirare e attivare le giovani professioniste sulle “soft skills” che le aziende oggi richiedono.

L’Intelligenza Emotiva è un ingrediente irrinunciabile in un programma così innovativo e pragmatico al tempo stesso e la risposta delle talent è stata entusiasmante: molte di loro hanno scoperto il potere di questo tipo di intelligenza nella creazione del benessere proprio e altrui nonché del ruolo fondamentale che svolge nella performance per chi punta ad avere una vita professionale (e non solo) di successo.

 

Utilizzo della linea

Brain Profile 

e Risultati

La partnership tra Six Seconds e PWN ha consentito alle studentesse di ricevere il proprio Brain Talent Profile, e 91 partecipanti su 110 hanno approfittato dell’opportunità, a conferma del vivo interesse della community per il tema. I profili, aggregati in due dashboard (una per edizione) sono un osservatorio privilegiato di giovanissimi talenti femminili (età media 21-24 anni) all’ingresso nel mondo del lavoro.

La somiglianza tra i due gruppi è impressionante. Su 18 possibili Brain Talent i punti di forza sono identici: Proactivity, Problem Solving e Commitment, tre capacità che aiutano a passare velocemente all’azione e ad avere benzina per raggiungere i propri risultati. Energia allo stato puro, concretezza, capacità di messa a terra, rapidità. E’ l’approccio pragmatico e veloce che le aziende vogliono, in un momento in cui la tempestività fa la differenza. Le ragazze mostrano chiaramente di avere un forte driver interno e di essere inclini a fronteggiare le sfide prima che si palesino, non aspettando che lo facciano altri. Emerge una disponibilità a farsi carico, ad assumersi responsabilità e lavorare in autonomia. E’ una forma mentis che privilegia l’azione immediata, che tende a risolvere i problemi sul nascere e che garantisce grande efficienza e produttività. Nel presente. Qual è il rischio? Ce lo dice il diciottesimo Brain Talent, l’ultimo in classifica, anche questo identico nei due gruppi: sembra mancare il Design, la competenza che permette di vedere il futuro e crearlo, rendere chiaro il percorso da seguire considerando la situazione attuale e l’orientamento strategico. E’ come se lo sguardo fosse rivolto esclusivamente al qui ed ora, in un approccio situazionale pronto a cogliere le opportunità del momento senza provare a disegnare in anticipo il percorso, perché tanto il contesto cambierà rapidamente e repentinamente. La costante, per questa generazione, è e sarà il cambiamento continuo. Cosa significa questo per le organizzazioni che mirano a coinvolgere, motivare e trattenere giovani talenti? Quali nuove risorse emergerebbero nel caso in cui le giovani generazioni fossero spinte a pianificare e disegnare il proprio futuro? Cosa possono fare le aziende e le figure senior delle organizzazioni? Quali benefici ne trarrebbero? Serve un approccio intenzionale, che dia continuamente e nuovamente senso, che faccia percepire il valore dell’esperienza in azienda, soprattutto in termini di apprendimento continuo. Perché l’apprendimento è cambiamento. I talenti restano se ne vale la pena.

 

Mariella Bisaccia, PWN Member & Mentor – Executive Coach

Silvia Rigamonti, PWN Director & OYC Project Manager – Business Coach