Intelligenza Emotiva a Lavoro
–
Promesse e Rischi dell’IA
1. I Leader sono ossessionati dall’Intelligenza Artificiale
Un nuovo studio di KPMG sugli amministratori delegati degli Stati Uniti ha rilevato che il 73% afferma che l’IA generativa è una “priorità di investimento”. La considerano un investimento a medio termine: mentre solo il 23% si aspetta ritorni da 1 a 3 anni, il 62% si aspetta ritorni da 3 a 5 anni.
“Penso che sia un riconoscimento del fatto che l’IA generativa è una trasformazione”, ha dichiarato ad Axios Paul Knopp, CEO di KPMG negli Stati Uniti, “e offrirà l’opportunità di rendere più efficienti la forza lavoro e i processi aziendali”.
Ma abbiamo prove concrete che l’IA generativa renda i dipendenti più produttivi?
Secondo un nuova una ricerca condotta con oltre 750 consulenti del Boston Consulting Group, la risposta a questa domanda dipende da ciò che si sta cercando di fare.
2. Assicurarsi che l’IA sia adatta
Nello studio, a 758 consulenti BCG sono stati affidati compiti complessi selezionati da esperti del settore per replicare i flussi di lavoro del mondo reale.
A metà dei consulenti è stato chiesto di fare brainstorming e di sviluppare idee per nuovi prodotti – come nuove bevande o tipi di scarpe – mentre agli altri è stato chiesto di identificare la causa delle difficoltà di un’azienda utilizzando dati sulle prestazioni e interviste ai dirigenti.
I risultati?
I consulenti che hanno utilizzato l’IA per sviluppare nuove idee sono stati significativamente più produttivi (hanno completato in media il 12,2% in più di compiti e il 25,1% più rapidamente) e hanno prodotto risultati di qualità significativamente superiore (oltre il 40% in più rispetto al gruppo di controllo).
Si tratta di miglioramenti significativi: i partecipanti fanno un lavoro migliore, più rapidamente. Altri studi hanno rilevato aumenti di produttività simili con gli strumenti di intelligenza artificiale. In uno studio di GitHub sui programmatori di computer, un’intelligenza artificiale generativa per gli ingegneri del software ha aumentato la produttività del 55%: si tratta di un balzo enorme che dimostra l’incredibile potenziale dell’IA in tutti i settori.
Ma lo studio ha anche rilevato alcuni risultati scioccanti. Per i consulenti BCG che affrontavano i problemi profondi di un’azienda, l’IA aveva l’effetto opposto. Secondo il rapporto, i consulenti avevano “più probabilità di commettere errori” e il 19% in meno di produrre soluzioni corrette rispetto a quelli senza IA. “Anche i partecipanti che erano stati avvertiti della possibilità di risposte sbagliate da parte dello strumento non hanno contestato i suoi risultati”, hanno osservato gli analisti di BCG in una recensione dello studio.
3. Formarsi conta
Un altro dato fondamentale emerso dallo studio: la formazione sull’uso dell’IA è importante.
I partecipanti a entrambi i gruppi di attività (brainstorming e deep problem solving) sono stati ulteriormente suddivisi: alcuni senza accesso all’IA, altri con accesso a ChatGPT e infine un gruppo con accesso a ChatGPT con guida o coaching su come utilizzare lo strumento.
Nel gruppo di brainstorming, coloro che hanno ricevuto una guida con l’IA hanno ottenuto risultati migliori rispetto a coloro che hanno avuto solo accesso all’IA.
“Questo studio evidenzia l’importanza di convalidare e interrogare l’IA” e l’importanza di applicare il giudizio degli esperti, si legge nel rapporto.
4 Tips per praticare l’Intelligenza Emotiva con l’IA
Nei miei esperimenti personali – sia al lavoro che a casa – ho provato l’intera gamma di emozioni: stupore, speranza, paura, curiosità, frustrazione. È chiaramente una tecnologia di trasformazione, con un potenziale quasi illimitato. Come ogni tecnologia, può essere usata bene o male e presenta molte opportunità per mettere in pratica l’Intelligenza Emotiva.
Se stai usando l’IA al lavoro o vuoi iniziare a sperimentarla, ecco 4 consigli per praticare l’Intelligenza Emotiva con l’IA e la sua implementazione:
- Inizia con pazienza e curiosità
Come per ogni nuovo strumento o tecnologia, ci vuole tempo per imparare a usarlo bene: “di solito le persone impiegano circa 5 ore di conversazione veramente focalizzata e dedicata con uno strumento di IA generativa per capire effettivamente come usarlo nel loro lavoro e nella loro vita”, afferma Kevin Roose, editorialista tecnologico del New York Times e utilizzatore di IA generativa.
- Practica l’empatia e connettiti con l’IA
Quando ho visto scambiare convenevoli con Claude, l’intelligenza artificiale generativa di Anthropic, sono rimasto un po’ sorpreso. Ma dire cose gentili e fare complimenti fa sì che l’IA dia risposte migliori. “Le IA rispondono ai richiami emotivi in un modo sbalorditivo”, dice Roose. Se aggiungiamo allo scambio: ‘grazie, è un’ottima risposta’ o ‘sarei molto felice se la prossima volta ti impegnassi un po’ di più”, spesso l’intelligenza artificiale darà una risposta migliore.
- Usalo per connetterti al tuo purpose
Kevin Roose ha descritto l’uso di ChatGPT nel suo lavoro come “un po’ come darsi 1.000 assistenti”. Lo usa per riassumere documenti di ricerca, fare brainstorming di idee e creare collegamenti. Compiti che prima gli richiedevano ore, adesso possono essere svolti in 10-15 minuti.
Prova a chiederti: cosa potrei fare con il tempo che ho risparmiato? Come potrei intraprendere azioni o costruire abitudini in linea con il mio scopo, il mio nobile obiettivo?
- Inquadra la continuità
In qualità di leader, ricorda che la ricerca ha rilevato che gli sforzi di cambiamento organizzativo hanno più successo quando la leadership enfatizza non solo la visione del cambiamento, ma anche la visione della continuità, ovvero di ciò che rimarrà invariato. Questo aspetto sarà fondamentale quando si tratterà di adottare l’IA. Una mancanza di comunicazione chiara e di trasparenza non farà altro che alimentare i timori delle persone sull’impatto dell’IA, rafforzando l’opposizione.