La prestigiosa rivista Fortune ha pubblicato una ricerca, condotta da Six Seconds Italia, volta ad indagare il ruolo delle emozioni in Cina e negli Stati Uniti. I risultati ci dicono che…

CINA E USA: LE EMOZIONI FANNO LA DIFFERENZA?
La Cina ha mostrato, e continua tuttora a dimostrare, i segni di una crescita imponente che, in pochi anni, ha portato questo Paese a subire e determinare sconvolgimenti sociali, economici e politici di portata storica. Essendo ormai diventato oggetto di numerosi studi da parte degli esperti internazionali, la Cina ha attirato l’attenzione anche di Six Seconds che, come ente di ricerca sull’Intelligenza Emotiva, non poteva esimersi dall’osservare il “fenomeno Cina” dal punto di vista scientifico. E’ nato così un progetto di ricerca che, partendo dalla ormai nota  relazione che lega performance ed Intelligenza Emotiva, ha voluto indagare le abilità emotive che caratterizzano la classe dirigenziale cinese.

 

Dalla ricerca sono emersi dati significativi che evidenziano quali, e con che priorità, vengono utilizzate le competenze dell’Intelligenza Emotiva. Se interpretiamo la Scala Emozionale Cinese (figura a fianco) possiamo notare come i punteggi più alti siano concentrati  nell’area Self Direction ovvero sulla capacità di direzionare le proprie azioni attraverso l’utilizzo dell’empatia e la definizione di obiettivi importanti/eccellenti, investendo, quindi, meno sulla comprensione delle proprie emozioni (Self Awareness) o sulla loro gestione (Self Management).

 

Al termine di questo primo step di ricerca è stato notato come i dati rilevati si leghino con la percezione generale che si ha di questo Paese, considerato una delle nazioni più operative e orientate alla diffusione dei propri prodotti all’estero. L’area Self Direction, infatti, è la macro area dell’Intelligenza Emotiva che più considera le competenze atte a creare una relazione efficace con il mondo esterno.

Grazie alla collaborazione con Newleaders China è stato sviluppato un secondo step di indagine, questa volta di tipo comparativo, con l’obiettivo di confrontare le competenze emotive più significative della classe dirigente cinese con quella degli Stati Uniti.

 

LO STRUMENTO DI RICERCA

 

L’indagine è stata condotta attraverso l’utilizzo dello strumento SEI ASSESSMENT, il questionario di Six Seconds per la rilevazione dell’Intelligenza Emotiva individuale (approfondisci l’argomento). Il questionario è stato compilato da oltre 700 leader d’azienda cinesi ed americani con funzioni dirigenziali: presidenza, vicepresidenza, direzione, executive. Il risultato ottenuto ha spezzato una lancia a favore della classe dirigenziale statunitense.

 

Il grafico sottostante evidenzia come i dirigenti americani (linea blu) mostrino in tutte le abilità che compongono il costrutto Intelligenza Emotiva, un livello emotivo superiore a quello dei manager cinesi (linea arancione).

La tabella che segue razionalizza ulteriormente i risultati evidenziando nello specifico i punteggi ottenuti nelle varie competenze:

E’ interessante notare come i due differenti livelli di Intelligenza Emotiva si riflettono sulla realtà delle due nazioni, in cui il sistema economico statunitense mantiene ancora una posizione di supremazia rispetto a quella cinese. C’è da segnalare, tuttavia, come alcune proiezioni prevedano che nel 2050 “l’impero economico cinese” supererà quello americano. Sarà molto interessante, da parte di Six Seconds, misurare gli incrementi “emozionali” di questa nazione e confrontare i punteggi con il livello americano di quel momento.


PER SAPERNE DI PIU’
La ricerca è stata condotta attraverso un’analisi psicometrica (metodo T-test) finalizzata a scoprire se i punteggi delle due nazioni, relativamente ad ognuna delle abilità emotive in tabella, sono significativamente differenti tra loro o meno. Dall’analisi è emerso che il gruppo di leader americani ha ottenuto punteggi SEI significativamente superiori a quelli ottenuti dal gruppo di leader cinesi in tutte le abilità, tranne che nella competenza “Perseguire Obiettivi Eccellenti”. In questa competenza emotiva, infatti, i punteggi americani e cinesi sono da considerarsi statisticamente uguali.

 

L’ECO DELLA RICERCA
La ricerca ha suscitato l’interesse non solo dei diretti interessati, ma anche di organi di stampa come  la prestigiosa rivista Fortune (edizione cinese), che ha presentato i risultati della ricerca entrando nel dettaglio dei punti di forza registrati dalla classe dirigente cinese.

 

Tra i punti di forza troviamo, al terzo posto, “Navigare le Emozioni”, ovvero la capacità di trasformare i propri sentimenti in una forza positiva e produttiva.

 

Al secondo posto troviamo, invece,  l’abilità di “Riconoscere i Sentieri Emozionali”. Provando a dare un’interpretazione a questi dati potremmo dire che gli executive cinesi sono assolutamente consapevoli delle loro reazioni, in altre parole, sono abili nell’individuare gli schemi (o sentieri emozionali) con i quali interpretano il reale. Avere questa consapevolezza significa riuscire a prendere decisioni consapevoli ed efficaci. In molti casi, infatti, il nostro cervello reagisce a situazioni considerate minaccianti attraverso due classici comportamenti: la reazione aggressiva o la fuga. Comprendere che certe reazioni sono determinate da un nostro schema, invece che da una nostra reale volontà, ci consente di sviluppare strategie finalizzate al miglioramento. In ambito lavorativo ciò significa essere efficaci e, soprattutto, consapevoli della propria efficacia.

 

La competenza emotiva centrale per la classe dirigenziale cinese è risultata essere: l’abilità di “Perseguire Obiettivi Eccellenti”. Questa competenza comprende la capacità di definire e perseguire obiettivi a lungo termine importanti per il singolo. La criticità di questa abilità si comprende facilmente facendo un parallelo tra l’azienda e la persona: l’ azienda per ottenere risultati eccellenti necessita di una mission chiara, che consenta di comprendere le priorità di medio-lungo periodo e di definire efficaci piani di execution. Allo stesso modo, chi ha definito il proprio “obiettivo eccellente” è in grado di definire con maggiore efficacia le cose da fare e gestire così con più semplicità i processi decisionali.

 

INOLTRE…
Parallelamente alla ricerca appena esposta, Six Seconds ha lanciato un sondaggio tra il proprio network, a cui ha chiesto quale fosse l’abilità emotiva prevalente in Cina. Le risposte ottenute hanno fatto registrare una coerenza tra la percezione esterna del maggior punto di forza della classe executive cinese ed il risultato della ricerca (Perseguire Obiettivi Eccellenti). Il network Six Seconds, infatti, si è espresso in questo modo:

 

 

Ben il 40% delle persone ha ritenuto che la competenza emotiva centrale della Cina fosse il perseguimento di obiettivi importanti/eccellenti.

 

CONCLUSIONI

 

Le ricerche condotte, unitamente ai risultati ottenuti, ci consentono di affermare che:
1.  lo sguardo della Cina è rivolto in avanti e non fermo sul presente
2.  è riposta molta attenzione alla creazione di condizioni favorevoli affinché i rapporti con l’esterno siano efficaci e produttivi
3.  i comportamenti dei singoli sono guidati da obiettivi a lungo termine, da essi percepiti come importanti

 

Per riportare a terra i concetti teorici fino ad ora esposti nell’articolo, occorre ora chiedersi: cosa significa saper perseguire obiettivi eccellenti in azienda?
Per il professionista d’azienda saper perseguire obiettivi eccellenti significa gestire la sfera lavorativa efficacemente anche in situazioni difficili causate, ad esempio, da tempi pressanti e obiettivi aziendali sfidanti. Un deficit in questa abilità emotiva può voler dire rimanere imprigionati nei problemi e difendere le proprie posizioni a discapito, spesso, della loro risoluzione. Nei momenti critici e stressanti è necessario avere ben chiara in mente la propria direzione.

 

E se la direzione del singolo è uguale alla direzione dell’azienda cosa accade?
Una chiave di lettura, che tenti di spiegare il boom economico della Cina, si nasconde proprio nella domanda appena posta. Una possibile interpretazione, infatti, potrebbe essere l’alleanza della mission aziendale con l’obiettivo eccellente della persona che vi lavora. Molto probabilmente una delle ragioni di questa crescita è stata la sovrapposizione tra il percorso da intraprendere dall’azienda per ottenere ciò che vuole e la strada che il singolo deve percorrere per raggiungere ciò che desidera. Un esempio può aiutare a capire meglio l’ipotesi. Se l’obiettivo dell’azienda è il raggiungimento della propria vision (aumento di capitale, fornire posti di lavoro, creazione di mondo nuovo) e l’obiettivo eccellente del singolo è fare grande la propria nazione (in questo caso la Cina), raggiungere l’obiettivo aziendale significa fare un passo avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo personale.

 

Un’altra possibile spiegazione della crescita cinese la si può fornire considerando la piramide dei punti di forza sopra raffigurata. Ciò che emerge, infatti, è un equilibrio di fondo della classe executive cinese, in quanto le tre competenze emotive citate chiamano in causa tutte le macro aree in cui il costrutto Intelligenza Emotiva si divide. Navigare le Emozioni è una competenza che rientra nella macro area Self Management, Riconoscere i Sentieri Emozionali appartiene all’area Self Awareness e Perseguire Obiettivi Eccellenti compone l’area Self Direction. E’ indubbio che poter contare su competenze emotive appartenenti a tutte le macro aree che compongono l’Intelligenza Emotiva è una risorsa insostituibile ed altamente orientata alla performance, sia individuale che di gruppo. Anche questa volta è possibile notare un’alleanza tra micro contesto (performance individuale) e macro contesto (performance aziendale).