Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”.

Così De Gregori canta in una sua canzone suggerendo che l’abilità tecnica da sola non spieghi il talento di un calciatore.

Ma allora da cosa dipendono il talento e le performance di successo?

L’abilità tecnica da sola non spiega il talento di un calciatore. Esistono altri fattori. Uno, forse il meno importante, è certamente lo stipendio ma solo per i campioni già affermati.

Secondo una ricerca di Six Seconds (www.6seconds.it) il 54% dei fattori critici di successo sono predetti dall’Intelligenza Emotiva.

La tecnica dunque non basta: ciò che fa realmente la differenza rispetto a performance eccellenti dipende dall’atteggiamento mentale dei campioni.  È cresciuta l’attenzione su come l’attivazione di tutto il sistema mente-corpo-emozioni aiuti gli atleti ad accedere completamente al proprio potenziale per utilizzarlo quando “scendono in campo”. Le performance eccellenti dipendono da quanto gli atleti sono abili nel riconoscere e neutralizzare ciò che interferisce con il loro rendimento, a gestire le proprie e altrui aspettative, a capire che è necessario spostare il fuoco dell’attenzione dentro se stessi, per comprendere cosa comunica il proprio corpo, quali pensieri e sentimenti agitano le acque interiori e verso cosa indirizzarli. Lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva, intesa come capacità di comprendere i propri stati d’animo e utilizzare l’energia delle emozioni e il potenziale per raggiungere obiettivi significativi, può aiutare i calciatori ad avere successo sia nel presente che quando decidono di “togliersi gli scarpini”, aiutandoli a progettare un futuro che possa dare loro le stesse soddisfazioni, motivazioni e successo che vivono durante la carriera sportiva. L’Intelligenza Emotiva è correlata infatti con la salute psicofisica e la qualità della vita generale, e dunque in grado di tutelare gli atleti da comportamenti a rischio (depressione, alcolismo, ecc).

(Versione integrale di un articolo pubblicato sul Guerin Sportivo, 11 Marzo 2008)