EQ Ambassador

 

I nostri EQ Ambassador sono leader e professionisti riconosciuti che hanno scelto di mettere l’Intelligenza Emotiva al centro della loro pratica. Con il loro esempio, ispirano le altre persone a sviluppare consapevolezza, connessione e capacità emotive, dimostrando come l’EQ possa trasformare il lavoro e l’impatto nella società.

 

Martin Castrogiovanni

“Sono Martin Castrogiovanni, uno dei piloni destri più conosciuti e stimati sulla scena internazionale del rugby, e uno dei giocatori con il maggior numero di presenze con la nazionale italiana. La mia carriera sportiva mi ha insegnato che non conta solo la forza fisica, ma anche la consapevolezza emotiva, la resilienza e la capacità di comprendere e gestire le dinamiche di squadra.

Dal 2014 organizzo la Castro Rugby Academy, il camp estivo dedicato a ragazze e ragazzi dai 7 ai 17 anni, dove, oltre alle abilità tecniche e tattiche, insegno l’arte di lavorare insieme, gestire le emozioni nelle vittorie e nelle sconfitte e sviluppare capacità relazionali e di leadership. Nei miei percorsi integro i principi dell’Intelligenza Emotiva, aiutando i giovani a capire come le competenze socio-emotive possano fare la differenza, in campo e nella vita.

Oltre al rugby, mi dedico alla formazione e al public speaking, portando la mia esperienza e la mia passione in contesti aziendali e sociali, e mostrando come l’Intelligenza Emotiva sia uno strumento prezioso in ogni ambito della vita.”

Angela Procida

“Sono Angela Procida, ho 25 anni e vengo da Castellammare di Stabia. Lo sport per me è stato molto più di una passione: è stata una via per ricominciare, trasformare il dolore in forza e scoprire chi sono davvero. Sono un’atleta paralimpica, specializzata nel nuoto, ho praticato paraciclismo e ora mi avvicino al tiro con l’arco.

La perdita di mio padre e di mia sorella a cinque anni mi ha messa di fronte a emozioni troppo grandi per una bambina: dolore, rabbia, senso di ingiustizia, paura. Per anni ho cercato di contenerle, ma è stato imparare a dare loro un nome, ascoltarle e viverle senza vergogna che mi ha permesso di guarire davvero. Il nuoto mi ha riconnessa con il corpo, ma è stata l’Intelligenza Emotiva a riconnettermi con me stessa, con la mia storia, con la mia forza.

Oggi so che riconoscere, accettare e gestire le emozioni è una competenza fondamentale, nello sport, nelle relazioni, nella vita. È quello che cerco di portare con me ogni giorno, perché una medaglia può durare un giorno, ma la libertà di essere se stessi, anche con le proprie fragilità, è una vittoria che resta.

Il mio purpose? Vivere per dare speranza e concretezza, essere un esempio per chi pensa che certi sogni siano impossibili. Mostrare che anche dalle esperienze più dure può nascere forza, che il dolore può trasformarsi in slancio e che le differenze possono diventare bellezza.”

Costruiamo qualcosa insieme!

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