Self-Science Experience
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allenare e integrare le competenze socio emotive
Si sente parlare sempre più spesso di apprendimento socio-emotivo e molte scuole, anche in Italia, stanno iniziando ad approcciarsi a questa metodologia che ha il potere di rendere la scuola un polo di diffusione dell’Intelligenza Emotiva impattando positivamente su tutta la comunità.
Tuttavia, uno dei timori che spesso coinvolge insegnanti che hanno intuito il potenziale di integrare questa metodologia e hanno voglia di cimentarsi è legata ad una delle risorse più preziose che abbiamo: il tempo.
“Riuscirò a portare avanti il programma didattico e allo stesso tempo aiutare i miei studenti ad allenare l’Intelligenza Emotiva?” è uno dei dubbi che più spesso viene espresso.
Simile domanda viene dai professionisti (coach, formatori o altri) interessati a certificarsi all’utilizzo della metodologia per portare a scuola l’apprendimento socio emotivo di Six Seconds: “avranno davvero tempo a scuola di occuparsi di Intelligenza Emotiva?”
Proprio per rispondere a questa domanda la metodologia SEL (Social Emotional Learning) di Six Seconds, chiamata Self-Science prevede come elemento fondamentale una visione della stessa didattica come opportunità di allenamento delle competenze.
Nello specifico il processo di apprendimento dei contenuti didattici diventa al tempo stesso un’opportunità di allenare le competenze dell’Intelligenza Emotiva portando studenti e studentesse a vivere le materie scolastiche in modo più immersivo mettendosi in gioco in prima persona.
Il nuovo format Self-Science Experience nasce con l’obiettivo di far sperimentare questa metodologia unendo l’allenamento dell’Intelligenza Emotiva a contenuti culturali / didattici.
Non a caso come primo contenuto per avviare questa esperienza si è scelto l’Inferno di Dante, luogo dove vengono rappresentate le persone travolte dalle loro emozioni e sopraffatte dell’ego.
Come Dante fa dire a Virgilio avvicinandosi alla porta degli inferi:
“Noi siamo venuti al loco ov’i’ t’ho detto che tu vedrai le genti dolorose che hanno perduto il ben dell’intelletto”
Il nostro intelletto, la capacità di discernere, l’auto-osservazione e il nostro senso di scopo ci aiutano quindi ad essere più abili con i nostri sentimenti, definizione che Six Seconds mette in campo in relazione all’Intelligenza Emotiva.
E allora le terzine dantesche non sono solo riferimenti storici o contenuti da imparare a memoria ma sono luoghi che ci consentono di iniziare un viaggio dentro noi stessi/e.. fino a riveder le stelle, in modo da ritrovare o riscoprire la dritta via che era smarrita.
Un’opera come la Divina Commedia si presta egregiamente all’allenamento dell’Intelligenza Emotiva, non solo perché i contenuti parlano davvero di integrare la nostra parte emotiva con quella razionale, ma anche perché le immagini e le metafore che offre facilitano il sorgere di nuove intuizioni, stimolando la parte più creativa del nostro cervello attraverso il pensiero laterale.
Potremo avere nuove intuizioni su noi stessi/e, sui nostri obiettivi, sulla nostra strada e anche su alcune delle nostre selve oscure che richiedono la nostra Intelligenza Emotiva per essere riconosciute, gestite e in qualche modo superate.
Nel viaggio tra selezionati canti e terzine dantesche ci saranno riflessioni, metafore, momenti di condivisione e attività in gruppo e tante domande, ispirate alla metodologia del coaching, in modo che ognuno possa dare spazio alla propria creatività e intuizioni, in direzione della propria dritta via.
Se il viaggio dantesco costituisce uno strumento ideale per l’allenamento dell’Intelligenza Emotiva, è bene sottolineare che ogni materia scolastica può in realtà prestarsi al processo Self-Science così da rendere l’esperienza di insegnamento più avvincente e unica sia per chi la trasmette che per chi la riceve rendendo davvero l’istruzione un momento di connessione per tutte le persone coinvolte.
Portare nelle scuole la metodologia Self-Science potrà consentire la diffusione di un nuovo paradigma che aiuterà a donare ai giovani nuovi strumenti sempre più indispensabili per muoversi nella direzione della virtù e della conoscenza, di cui la nostra società ha un grande bisogno, contribuendo al progetto con cui lo stesso Dante mirava a scuotere l’umanità, come ci ricorda con le parole che fa pronunciare ad Ulisse: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”
A chi è rivolta l’esperienza:
- Persone interessate ad allenare la propria Intelligenza Emotiva in un format stimolante da un punto di vista anche culturale
- Insegnanti ed educatori che vogliono sperimentare il potenziale della metodologia Self-Science
- Professionisti (coach, psicologi e altri) che lavorano nelle scuole e vogliono sperimentare il metodo Self-Science approfondendo l’aspetto dell’integrazione didattica
Un’iniziativa originale che va incontro alle difficoltà di chi vuole promuovere sul serio lo sviluppo dell’EI soprattutto nell’area della scuola…