Gap Generazionali nell’ambito dell’Intelligenza Emotiva
Un nuovo studio globale rivela contrasti generazionali scioccanti, tra cui gravi minacce per la Generazione Z e domande preoccupanti sulla generazione Boomer.
L’intelligenza emotiva è la capacità di acquisire accuratamente dati dai sentimenti e di usare efficacemente questi dati per risolvere problemi. In altre parole, è essere più intelligenti con le emozioni – un insieme di abilità essenziali per costruire relazioni sane e team equilibrati, per negoziare e per guidare se stessi e gli altri. L’EQ, o Quoziente Emotivo, è la misura dell’intelligenza emotiva. L’EQ nel suo complesso è diminuito bruscamente nel 2020, ma questo è solo la punta dell’iceberg.
In un mondo vario e mutevole, dove le persone di tutte le età devono trovare nuovi modi per lavorare insieme, indagare “al disotto la punta dell’iceberg”, verso una comprensione più profonda, é di grande importanza. Mentre alcuni aspetti della differenza generazionale potrebbero essere semplicemente dovuti all’età, la pandemia offre una prospettiva unica attraverso cui osservare come possono essersi create differenze tra le generazioni. Queste intuizioni sui modelli e le differenze generazionali possono aiutarci a migliorare la nostra empatia, collaborazione e comunicazione.
Il report State of the Heart é il piú grande studio al mondo sull’intelligenza emotiva: è iniziato nel 2011 ed ha utilizzato un campione random da 129 paesi; per la sua larghezza è il punto di riferimento globale per l’EQ. Il report State of the Heart del 2021 approfondisce le differenze generazionali; ecco tre dei risultati principali.
1. Generazione “Dread” – Instabilitá per la Generazione Z
Nella sua nuova newsletter su come mantenere il proprrio equilibrio mentale in un’era caratterizzata da minacce esistenziali, Britt Wray descrive la Generazione Z come “generation dread” – generazione ansiosa o timorosa. Di fronte al trauma di diventare maggiorenni in un mondo dove il futuro è profondamente incerto, Wray afferma che la salute mentale e la salute del clima sono inesorabilmente legate. Per metterla con le sue stesse parole, “Il futuro della vita sulla Terra richiede che aggiorniamo la nostra intelligenza emotiva”. Anche se questo può essere drammatico, sempre piú studi stanno mostrando profondi e pericolosi effetti emotivi sulle persone tra i 10 e i 24 anni.
Una delle competenze dell’intelligenza emotiva che è scesa tra il 2019-2020 si chiama ‘Navigare le Emozioni’. Questa é la capacità di sentire e riconoscere le proprie emozioni e di usarle come fonte di intuizione per le nostre scelte e di energia per la nostra vita. Le persone che hanno punteggi più bassi sull’abilitá ‘Navigare le Emozioni’ hanno maggiori probabilità di essere emotivamente instabili perché sopraffatti dai sentimenti.
Tutte le generazioni hanno affrontato un calo in questa competenza, ma per la Generazione Z il declino è drastico (vedi grafico a destra).
2. La “Nuova Generazione Perduta” – I Giovani si Sentono Soli
Studi sulla solitudine della compagnia di assicurazione sanitaria CIGNA mostrano che in generale le persone si sentono più sole che mai – e che la solitudine è un indicatore di diminuzione del benessere e di tassi più alti di malattie cerebrali. Altri studi dimostrano che un senso di comunitá – inteso sia come strette connessioni personali che come una più ampia integrazione sociale – sono i principali predittori della longevità.
Se la stragrande maggioranza delle persone ha sperimentato una diminuzione del benessere a causa della pandemia, i dati del report State of the Heart rivelano che la Generazione Z ha sperimentato una brutale interruzione del suo senso di comunità.
(vedi grafico a destra)
3. Dove Sono i Leader? Boomers In Ritiro
Un’altra scoperta preoccupante che rivela il report State of the Heart riguarda la leadership dei Baby Boomer. Potremmo aspettarci che le generazioni più anziane abbiano una sfera di preoccupazione più ampia e un ruolo sociale di guida delle loro famiglie e della loro comunità. Pertanto, i Boomer avrebbero bisogno sia di alti livelli di empatia che di un orientamento a influenzare gli altri.
Nota: vedi pagina 15 del report State of the Heart per una spiegazione piú dettagliata di questi grafici
In secondo luogo, questo grafico mostra che in termini di efficacia (uno dei risultati di performance misurati dal test di Intelligenza Emotiva di Six Seconds), i Boomers sono in realtà più orientati verso il “do it myself” (fare da soli) che “engage others” (coinvolgere gli altri):
(vedi il grafico a destra)
Questa combinazione potrebbe portare all’esaltazione di una dimensione egocentrica e inibire la capacità di questa generazione di guidare gli altri, in altre parole di essere leader. In un’epoca in cui il mondo ha urgente bisogno di una leadership empatica per coinvolgere e ispirare gli altri, è il momento di allenare e aumentare l’intelligenza emotiva.
Per saperne di più sui risultati presentati in questo articolo, così come sulle differenze di genere e geografiche leggi il Report completo State of the Heart, che é disponibile gratuitamente qui.