E’ Possibile Cambiare? 5 Suggerimenti di “Strategia Emergente”, per un Futuro Sostenibile e Florido
Di fronte alle grandi e complicate sfide che stiamo affrontando nel mondo, specialmente ora che gradualmente tentiamo di riprenderci dal periodo della pandemia, è facile sentirsi scoraggiati. La ricerca mondiale Vitality del 2020 ha scoperto che essere ottimisti – una delle abilità dell’intelligenza emotiva, è la competenza chiave per nutrire il cambiamento (6sec.org/vitality). La prima scoperta della ricerca “State of the Heart” del 2021, mostra che le persone con risultati superiori alla media sull’esercitare l’ottimismo (>100) hanno 7 volte in più rispetto agli altri, la probabilità di avere punteggi alti nella dimensione del ‘Successo’ – e questo è vero indipendentemente dall’età (6sec.org/soh).
Per attrezzarci alla sfida del cambiamento, quindi, è il momento di rafforzare l’ottimismo. Come?
Il ritiro interiore si ispira ai principi della Strategia Emergente di Adrienne Maree Brown, integrato con il metodo del cambiamento attraverso l’intelligenza emotiva di Six Seconds.
Come Può Emergere un Cambiamento su Vasta Scala?
Nella Strategia Convenzionale, ci si concentra sul “guidare” il cambiamento verso il futuro intravisto da una o da un piccolo gruppo di persone. Ciò ha il sapore di un qualcosa di gerarchico che crea disconnessione, inflessibilità, controllo. Esistono altre opzioni? Alcune strategie più inclusive, come “l’apprendimento organizzativo” e “agile” si focalizzano su approcci al cambiamento attivi e adattivi.
La Strategia Emergente, così come articolata da Adrienne Maree Brown, si basa su relazioni eque, sulla crescita che parte dalle cose piccole ai macro cambiamenti e sullo stare “qui e ora”. I membri della comunità di Six Seconds si sono incontrati su Clubhouse con il consulente EQ-DEI Dr. Issac Carter, per discutere della Strategia Emergente e dei collegamenti con il nostro approccio all’intelligenza emotiva. L’argomentazione riguardava il contesto attuale della pandemia e il nostro lavoro di supporto alle organizzazioni e agli individui nel processo di cambiamento.
La scrittura collaborativa realizzata riassume il dialogo avvenuto e cinque suggerimenti per usare l’intelligenza emotiva e la strategia emergente.
Se TUTTO il cambiamento inizia dall’interno…, allora qual è il nostro lavoro interiore verso un futuro sostenibile e florido?
Suggerimento 1: il pilota automatico non ti porterà in un posto nuovo
Durante la pandemia, abbiamo sperimentato quanto le chiusure di massa hanno sfidato il nostro modo convenzionale di apprendere e di lavorare. Le organizzazioni, specialmente quelle più grandi, sono state messe alla prova e molte stanno fallendo di fronte a tanta imprevedibilità. A livello personale, il dolore che costantemente proviamo per l’incertezza che stiamo vivendo, lacera pian piano la sottile sensazione di avere tutto sotto controllo; un controllo confortante ma illusorio. Alcuni di noi rispondono contenendosi e divenendo più inflessibili. Attraverso l’intelligenza emotiva abbiamo però l’opportunità di agire una trasformazione. Si tratta di accogliere il cambiamento come fosse uno stato costante; abbiamo bisogno di una risposta che sia adattiva. Brown suggerisce: “Sii come l’acqua”.
Al centro della Strategia Emergente c’è lo stare nel presente. Sveglio. Intenzionale. Il Modello Six Seconds di Intelligenza Emotiva ci aiuta ad esserlo, ci pone in sintonia con i nostri sentimenti e reazioni…, ci suggerisce di fare una pausa per uscire dal pilota automatico… e ci permette di sentirci in connessione con il mondo oltre noi stessi. Lo spegnere il pilota automatico risulta particolarmente impegnativo quando siamo stressati, perché in tal caso intervengono comodamente i nostri automatismi. Eppure, sappiamo che ripetendo semplicemente i vecchi schemi non arriveremo mai a un nuovo territorio.
La filosofia dell’apprendimento di Six Seconds sostiene il cambiamento intenzionale. Ad esempio, il principio “Il Processo è il Contenuto” favorisce l’obiettivo che emerge dal focalizzarsi sul presente e su ciò che accade qui, ora, nella tua stanza, piuttosto che sul passato o sul futuro. Il principio di Six Seconds “Nessuna Strada è la Strada” riguarda l’adottare approcci autentici e individuali piuttosto che modi di pensare meccanicistici.
Suggerimento 2: fare attenzione a come i sistemi esterni influenzano le persone
Quanto detto porta ad un approccio al cambiamento più organico e ispirato alla natura, ma richiede attenzione al mondo in cui viviamo:
La Strategia Emergente è il modo in cui tutti noi possiamo iniziare a vedere il mondo nel codice della vita, risvegliandoci ai sistemi sacri dell’esistenza di cui siamo attorniati” (Adrienne Maree Brown, autrice del libro Strategia Emergente).
Suggerimento 3: Il cambiamento è un lavoro interno
Nella maniera in cui con la metodologia di Six Seconds si afferma che : “Tutti i cambiamenti iniziano dall’interno”, nel modello di Adrienne Maree Brown si adotta il comprimere, la sintonia con ciò che è piccolo, la semplificazione.
Ecco i principi fondamentali della Strategia Emergente:
- Piccolo è buono, piccolo è tutto (Il grande è un riflesso del piccolo)
- Il cambiamento è costante (Sii come l’acqua)
- C’è sempre abbastanza tempo per fare bene. C’è una interazione nella stanza che solo quelle persone in quel momento possono avere. Trovala
- Mai un fallimento, sempre una lezione
- Fidati delle persone (se ti fidi, diventano affidabili)
- Muoviti alla velocità della fiducia
- Investi sulle relazioni critiche piuttosto che sulla massa che critica: sviluppa la resilienza costruendo legami
- Meno preparazione, più presenza
- Ciò a cui presti attenzione cresce
La natura interconnessa del cambiamento significa che il micro diventa macro (e il macro influenza il micro)
Suggerimento 4: Concentrati sul presente per fare un passo verso il futuro
Nella Strategia Emergente, il pensare a lungo termine è importante, ma piuttosto che dire “concentriamoci sul futuro e ignoriamo lo stato attuale”, l’obiettivo è stare nel presente e iniziare dalle cose piccole. Essere realisti su cosa accade e fare azioni concrete, è ciò che porta ad un futuro più lontano. Uno dei principi di Brown è “Meno Preparazione, Più Presenza” – in altre parole, essere qui, pienamente, anche se stai lavorando per il futuro.
La Strategia Convenzionale riguarda i sistemi e la logica, e di solito ignora le emozioni. Da decenni di ricerca sul fallimento nel cambiamento, sappiamo che così non funziona. Per chiarire la Strategia Emergente e il ruolo delle emozioni, confrontiamo le due tipologie di approcci, Convenzionale ed Emergente, alle organizzazioni e al cambiamento:
Strategia Convenzionale |
Strategia Emergente |
La visione a lungo termine guida il presente | Il presente diventa il futuro |
Iniziare avendo in mente la fine | Essere presenti |
Guidare o gestire il cambiamento | Essere aperti al cambiamento |
Bisogno di sapere | Bisogno di imparare |
Gerarchia | Equità |
Controllo | Adattarsi |
Le persone servono l’organizzazione | L’organizzazione serve le persone |
Regole e strutture creano scalabilità | La connessione tra umani è frattile (macro e micro si influenzano e rispecchiano reciprocamente) |
C’è una strada migliore da percorrere | Ci sono molte strade |
Il futuro è prevedibile | L’interferenza è costante |
Concentrarsi sull’obiettivo | Concentrarsi sul viaggio |
- Possiamo muoverci verso un obiettivo, essere presenti e cambiare mentre procediamo.
- Possiamo guidare il cambiamento ed aprirci ad esso mentre lo viviamo.
- Pensiamo che questo sia il percorso migliore, anche se sappiamo che ci sono altri percorsi possibili e rimaniamo aperti a cambiare rotta.
- L’organizzazione sono le persone.
Suggerimento 5: La connessione è più preziosa del(l’illusione del) controllo
Una delle intuizioni conclusive derivate dalla conversazione su Clubhouse è sfidare l’illusione del controllo. Durante la pandemia, molti di noi si sono trovati nell’impossibilità di controllare ciò che accade. Siamo soliti dire “torniamo alla normalità”, intendendo “riprendiamo il controllo”. Il controllo è una sorta di rete di sicurezza emotiva. Eppure SAPPIAMO che in verità non ce l’abbiamo…, sappiamo che dovremo affrontare molti disagi. Quindi, piuttosto che cercare il conforto dell’illusione, perché non trovare la sicurezza emotiva in un nuovo modo?
Brown sollecita il focalizzarsi sulla connessione, sulla resilienza attraverso la relazione. Questo è il motivo per cui Clime of Emotions non è una conferenza. L’obiettivo non è “raccogliere informazioni” o “ascoltare esperti”, ma costruire una comunità.
Il cambiamento può emergere dal disagio, persino dal dolore. Ma quando siamo in uno stato di reazione, è molto difficile fare intenzionalmente un passo avanti verso una visione nuova. Se costruiamo legami affidabili, se favoriamo l’appartenenza, se impariamo insieme con coraggio, possiamo creare un ambiente diverso. In una condizione di apprendimento interconnettivo, forse possiamo promuovere un nuovo modo di stare insieme.